Node Locking nei Solver: Come usarlo per dominare il field

Nel poker moderno, i solver sono diventati strumenti essenziali per costruire strategie ottimali e per capire come adattarsi alle tendenze del field. Sempre più giocatori li utilizzano anche per cercare vie exploitative, spesso attraverso una funzione nota come node locking. Ma attenzione: pensare che il node locking generi automaticamente una strategia exploit massimale è un errore concettuale che può portare a conclusioni fuorvianti. In questo articolo vediamo come funziona davvero il node locking, perché non può produrre una strategia mass exploit, e come usarlo in modo corretto e strategico per ottenere vantaggi realistici contro il pool.

Cos’è il node locking in parole semplici

Il node locking consiste nel forzare il solver a giocare una determinata strategia in uno specifico punto dell’albero decisionale. In pratica, gli diciamo: “Qui il tuo avversario non gioca GTO, ma folda (o rilancia, o chiama) con una certa frequenza”. Il solver ricalcola quindi la risposta migliore per noi, ma assumendo che in tutti gli altri spot l’avversario continui a giocare perfettamente GTO. E qui nasce il problema.

Perché il node locking NON ti dà la strategia exploit perfetta

Immagina questo scenario reale:

Il field folda il 42% delle volte contro una c-bet al 33% pot su board Ace-high o King-high.
Il solver GTO direbbe di foldare solo il 34,9%.
Quindi noi inseriamo un node lock e diciamo: “Il Big Blind folda esattamente 42% al flop”.

Il solver ci restituisce una strategia che sì, aumenta le nostre c-bet, ma mantiene comunque una struttura equilibrata (mix, size, bluff) perché continua a proteggersi da possibili exploit in tutte le altre situazioni.

Questa non è una strategia mass exploit.
È una strategia semi-exploit, ossia un adattamento GTO ponderato, che:
✔ sfrutta l’errore dell’avversario
✘ ma rimane entro i limiti dell’equilibrio
✘ e presume che l’avversario giochi perfettamente in tutte le altre street

Quindi, se il BB folda troppo anche al turn o al river (come accade spesso), il solver non lo considera, e la strategia che ti fornisce non sfrutta realmente tutte le possibilità exploitative.

Il vero exploit richiederebbe molto di più (praticamente impossibile)

Per ottenere una strategia davvero exploit massimale, dovresti:

🔒 bloccare ogni nodo dell’albero decisionale
📊 conoscere le frequenze reali dell’avversario su flop, turn e river
🧮 includere sizing, gamestate, range, adattamenti e dinamiche

In parole semplici, ti servirebbe il cervello completo dell’avversario. Impossibile in senso pratico.

Quindi il node locking è inutile? Assolutamente no

Il node locking è un ottimo strumento strategico, ma non per costruire exploit perfetti.
Serve per capire come la strategia GTO reagisce a specifiche deviazioni del pool, senza rompere l’equilibrio di base.

In altre parole, ti mostra:

🧠 Come adattare la strategia mantenendoti solido
📈 Come cambiano frequenze, size e mix contro un leak specifico
🎯 Quali combo diventano migliori per value o bluff
🔍 Come sfruttare le tendenze popolari senza farti esporre

Questo approccio è realistico, efficace e replicabile al tavolo.

Come usare il node locking in modo strategico (e vincente)

Ecco i migliori modi per sfruttarlo seriamente:

🔹 Blocca solo un parametro alla volta (fold to c-bet, raise flop, fold to 3bet, ecc.)
🔹 Analizza come cambia la strategia ottimale dell’aggressore
🔹 Osserva quali combo aumentano di valore e quali bluff diventano profittevoli
🔹 Integra il risultato nei tuoi range, mantenendo protezione teorica e exploit mirato
🔹 Non cercare la “strategia perfetta”, cerca quella ripetibile e sostenibile nel lungo periodo

Il vero exploit nasce dai dati reali, non dal solver

Se vuoi trovare exploit veri, sistematici e profittevoli, la strada non è il solver, ma l’analisi delle tendenze del field:

📊 Fold to 3bet troppo alto
📉 Continuation bet turn troppo bassa
💣 Overfold su bet rivers bi-pot size
♠ Raise c-bet turn con range troppo polarizzato

Il solver ti aiuta a costruire l’adattamento corretto, ma non è lui a dirti dove adattarti: questo lo scopri dai dati.