Il mondo del poker ha vissuto momenti di forte apprensione nei primi giorni di luglio, quando Yuto Moriyasu, giovane professionista giapponese in viaggio negli Stati Uniti per partecipare alle World Series of Poker (WSOP), è improvvisamente scomparso senza lasciare traccia. Dopo giorni di ricerche intense, è finalmente arrivata la notizia che tutti speravano: Moriyasu è stato ritrovato vivo e in buone condizioni di salute alla periferia di Las Vegas.
Una scomparsa improvvisa e inquietante

La vicenda ha avuto inizio il 2 luglio 2025, quando Moriyasu ha lasciato l’appartamento Airbnb che condivideva con altri amici giocatori, per non farvi più ritorno. Il dettaglio più inquietante? Nel suo alloggio sono stati rinvenuti il telefono cellulare, un paio di infradito, una grossa somma in contanti e persino la sua auto, tutto perfettamente intatto. Mancavano però il passaporto e il portafoglio.
Immediatamente è scattata la segnalazione di persona scomparsa presso il dipartimento di polizia metropolitana di Las Vegas, che ha collaborato con il consolato giapponese per avviare le ricerche. In pochi giorni, la notizia ha fatto il giro del mondo, mobilitando la comunità del poker e preoccupando familiari e amici, che hanno anche lanciato appelli pubblici chiedendo informazioni.
Il ritrovamento dopo sette giorni di angoscia
Il giovane pro è stato localizzato una settimana dopo la scomparsa, in una zona periferica di Las Vegas. La polizia non ha divulgato informazioni dettagliate sul luogo preciso né sulle condizioni in cui è stato ritrovato, ma ha confermato che Moriyasu sta bene e non è stato vittima di violenza o crimini. Secondo alcune fonti locali, potrebbe essersi allontanato volontariamente per motivi personali, ma nessuna dichiarazione ufficiale è ancora arrivata da parte del giocatore.
Un silenzio che solleva domande
Il caso di Yuto Moriyasu ha destato scalpore non solo per il suo profilo crescente nel mondo del poker — aveva infatti attirato l’attenzione con alcune ottime prestazioni nei tornei preliminari del WSOP — ma anche per il mistero legato alla sua scomparsa. L’assenza di indizi concreti, unita al ritrovamento degli oggetti personali, ha spinto molti a temere il peggio.
Ora che è stato ritrovato, l’attenzione si sposta sulle motivazioni dell’allontanamento: crisi personale? stress da competizione? difficoltà di ambientamento in una realtà come quella del circuito americano? Tutti interrogativi legittimi, ma per ora senza risposta.
Il ritorno al tavolo resta un’incognita
Non è chiaro se Moriyasu intenda tornare a giocare già durante questa edizione del WSOP o se preferirà fare una pausa. Quel che è certo è che l’eco mediatica del caso ha reso il suo nome familiare anche ai non addetti ai lavori, e potrebbe influire sul suo percorso nei prossimi mesi.
Il ritrovamento sano e salvo di Yuto Moriyasu rappresenta un sospiro di sollievo per l’intero mondo del poker, ma lascia aperta una pagina di interrogativi su cosa sia realmente accaduto in quei sette giorni. In attesa di una sua dichiarazione ufficiale, resta l’immagine di un giovane talento che ha vissuto una vicenda surreale in una delle città più luccicanti e talvolta più oscure del pianeta: Las Vegas.