Le World Series of Poker 2025 hanno regalato spettacolo, record e nuove stelle, ma gli occhi degli appassionati restano sempre puntati su tre nomi che hanno fatto la storia del gioco: Daniel Negreanu, Phil Ivey e Phil Hellmuth. Considerati da molti il “trio delle leggende”, i tre campioni hanno affrontato un’estate intensa ai tavoli di Las Vegas, con risultati che meritano un’analisi dettagliata.
Daniel Negreanu: costanza e profondità

Il canadese, ormai volto iconico del poker mondiale, ha confermato la sua straordinaria regolarità. Pur senza vincere un nuovo braccialetto, Negreanu ha centrato diversi piazzamenti prestigiosi, arrivando vicino a più tavoli finali. La sua capacità di leggere gli avversari e adattarsi a formati diversi resta una delle sue qualità principali. In una WSOP dominata dai giovani grinder e dai tornei high roller, Negreanu ha mostrato ancora una volta la disciplina e la solidità che lo rendono uno dei giocatori più rispettati.
Phil Ivey: talento purissimo, sempre temuto
Considerato da molti il giocatore più completo di sempre, Ivey ha brillato soprattutto negli eventi high roller. In particolare, ha conquistato un sesto posto in un torneo d’élite, dimostrando di avere ancora la fame e le capacità per competere contro la nuova generazione di fenomeni. Pur partecipando a un numero più ridotto di eventi rispetto ai colleghi, ogni sua apparizione ha avuto grande risonanza. La sua abilità nel cash game live e online resta indiscutibile, e la sua presenza continua a incutere timore agli avversari.
Phil Hellmuth: il Re dei braccialetti non smette di stupire
Hellmuth, recordman assoluto di braccialetti WSOP, ha vissuto un’edizione di alti e bassi ma è comunque riuscito a lasciare il segno. Con un tavolo finale ufficiale e diversi deep run, ha ricordato ancora una volta al mondo perché è chiamato “The Poker Brat”. Il suo stile, spesso criticato per eccentricità e atteggiamenti polemici, continua a dividere la community, ma i risultati parlano chiaro: anche nel 2025 Hellmuth è stato capace di restare competitivo, portando il suo montepremi totale in carriera oltre i 30 milioni di dollari.
Pur senza l’acuto del braccialetto, Negreanu, Ivey e Hellmuth hanno dimostrato che la vecchia guardia del poker è ancora in grado di competere ai massimi livelli. Le loro performance alle WSOP 2025 certificano che il talento, l’esperienza e la personalità restano ingredienti fondamentali in un gioco che si evolve costantemente.
Il futuro del poker vede emergere nuovi campioni e strategie sempre più sofisticate, ma la leggenda di questi tre fuoriclasse continua a ispirare intere generazioni di giocatori. Alle WSOP 2025 non hanno dominato il medagliere, ma hanno ribadito un concetto chiaro: il loro posto nella storia del poker è già scolpito, e ogni loro partecipazione arricchisce il mito.