Il mondo del poker è stato scosso da uno scandalo inatteso. La World Series of Poker (WSOP) ha ritirato temporaneamente il documentario NO LIMIT dal proprio canale ufficiale, dopo che l’autore Dustin Ianotti ha ammesso di aver manipolato alcune dichiarazioni dei giocatori utilizzando l’intelligenza artificiale, attribuendo loro frasi mai pronunciate.
Il documentario, che raccontava la vita e la competizione dei grandi protagonisti durante il WSOP Paradise 2024 alle Bahamas, aveva attirato l’attenzione del pubblico grazie alla presenza di icone come Daniel Negreanu, Phil Hellmuth e Alan Keating. Ma tutto è crollato quando proprio Keating ha denunciato pubblicamente che alcune frasi a lui attribuite nel film erano interamente generate dall’IA.
La reazione della WSOP

Dopo le accuse, la WSOP ha pubblicato un comunicato ufficiale su X, annunciando la sospensione immediata del documentario e la rimozione dei primi sei episodi dal canale YouTube:
“WSOP ha recentemente appreso che, nella docuserie NO LIMIT, sono stati utilizzati contenuti generati da intelligenza artificiale per alterare le parole dei giocatori senza autorizzazione. Abbiamo rimosso i video e procederemo a un nuovo montaggio per garantire che il prodotto finale rispetti i nostri standard. Ci scusiamo sinceramente con tutti i soggetti coinvolti.”
L’ammissione dell’autore e l’indignazione della comunità
Ianotti ha ammesso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per ricostruire frasi e pensieri dei protagonisti. Ma le scuse non hanno fermato la valanga di critiche.
Numerosi giocatori professionisti e personalità esterne al mondo del poker hanno definito la vicenda una grave violazione di fiducia, etica e trasparenza.
Tra le reazioni più forti:
• Jennifer Tilly, presente nel documentario, ha scritto: “Mi spaventa l’idea che qualcuno possa usare la mia voce per farmi dire cose mai dette.”
• Adam Hendrix, finalista WSOP 2026, ha definito lo scandalo “terrificante”.
• Daniel Strelitz ha sottolineato: “Estrarre frasi dal contesto è già scorretto, ma inventarle completamente è inaccettabile.”
Anche figure esterne come il commentatore Tim Pool hanno amplificato la notizia, trasformandola in un caso mediatico globale.
Uno scandalo che mette in discussione l’uso dell’IA nei media
Questa vicenda apre un tema cruciale: fino a che punto è legittimo usare l’intelligenza artificiale nei contenuti documentaristici?
Quando si manipolano frasi reali o si attribuiscono pensieri inesistenti a persone vere, si varca non solo un confine etico, ma anche legale.
Il caso NO LIMIT potrebbe diventare un precedente importante per regolamentare l’uso dell’IA in produzioni audiovisive che coinvolgono persone reali.
Cosa succede ora?
La WSOP ha confermato che il documentario verrà rimontato, eliminando ogni contenuto manipolato dall’intelligenza artificiale. Una volta completato il lavoro, i primi sei episodi – e le puntate future – saranno nuovamente pubblicati.
Non è ancora chiaro quanto tempo servirà per il nuovo montaggio, né se Ianotti continuerà a lavorare al progetto.
La docuserie che doveva celebrare il poker di alto livello si è trasformata in un esempio concreto dei rischi dell’IA usata senza controllo, ricordando che la credibilità, soprattutto nel racconto del reale, è un valore da proteggere.
