Chi gioca a poker sa bene cosa significa andare in tilt, vivere una lunga varianza negativa o peggio ancora finire “broke“. Sono tre differenti situazioni che possono colpire i giocatori ed a volte sono le cause che fanno anche decidere di abbandonare il gioco.
Coloro che si avvicinano le prime volte al poker o mirano sin da subito ad importanti risultati economici, soffriranno maggiormente da questa situazione.
A tal riguardo è frequente accusare i software delle poker room di essere “rigged”, ovvero truccati, oppure diventare ossessionati nel voler vincere a tutti i costi, subentrando a volte delle vere e proprie patologie di gioco compulsivo.
Purtroppo il problema è che molti vedono nel poker online uno strumento per vincere tanti soldi facilmente cliccando qualche tasto a caso. In realtà il poker, per chi vuole approcciarsi nel modo corretto, richiede disciplina, studio, capacità di analisi e tanta voglia di imparare.
In pratica occorre impegnarsi per riuscire ad ottenere risultati, e nel momento in cui lo facciamo divertendoci, allora tutto sarà più semplice.
Staccare per un periodo
Per questo motivo il consiglio migliore che viene dato dopo un periodo di varianza negativa, spesso accompagnato da tilt, dai giocatori di poker professionisti è quello “staccare”. Il quanto dipende da ogni giocatore, che dovrà riflettere su un punto fondamentale: mi diverto ancora a poker?
Ecco è questo l’aspetto che ci potrà far capire se stiamo vivendo il poker nel modo giusto, se è una passione che ci piace condividere con gli altri.
A questo punto si collegano gli obiettivi da raggiungere. Si parte stabilendo il bankroll che possiamo dedicare al poker, senza che questo influisca sulle nostre scelte personali di vita quotidiana, rispettandolo sempre.
Il bankroll è l’elemento fondamentale da cui iniziare quando si decide di giocare a poker e che ci permetterà di annientare la temuta varianza negativa. Più è ampio, maggiore sarà la nostra tranquillità durante il gioco. E nel caso in cui i risultati in un mese sono negativi, non bisognerà mai sacrificare gli aspetti della vita quotidiana e reale, che non devono mai diventare più importanti del gioco.
Soltanto con la giusta tranquillità e la certezza che quello che si spende a poker non influisce minimamente sul proprio tenore di vita, si potrà giocare meglio e sempre divertendosi.
Analisi e studio
Altro punto da valutare dopo un periodo di varianza negativa, tilt o peggio, l’essere andati broke, è avere una buona capacita di autocritica e quindi analizzare quali errori sono stati commessi.
Forse in alcuni spot siamo troppo tight o viceversa entriamo in molti piatti con mani marginali, e tante altre situazioni che potremo esaminare sul nostro gioco attraverso una corretta analisi delle mani giocate.
Ricapitolando i punti essenziali sono tre: rispetto del bankroll, il divertimento che non deve mai mancare nel giocare a poker ed analizzare e studiare il proprio gioco.
Ecco come ripartire a poker.