Il processo fatto ai danni del poker online e voluto dal Codacons si è definitivamente chiuso stamane ; l’associazione dei consumatori richiedeva l’inammissibilità della circolare ‘Monopoli di stato’ , la quale disciplina tutti i giochi di abilità eseguiti sul web.
La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio si è chiusa giudicando inammissibile ed irricevibile il ricorso del Codacons circa la disciplina dei giochi gambling online – tra cui appunto il poker – precedentemente concessa dalla AAMS nel 2008.
Sia il Consiglio di Stato che il TAR del Lazio, comunque, avevano già espresso il loro netto parere a riguardo già dal 2008, contestando il loro pensiero sfavorevole circa il ricorso attuato proprio dall’associazione a tutela dei consumatori (codacons). Il Consiglio di Stato aveva infatti dichiarato che ‘l’idoneità delle misure da predisporsi al fine di proteggere l’utenza dai rischi morali e sociali connessi alla modalità di gioco oggetto di regolazione sono rimesse alla valutazione dell’Amministrazione’
Dopo tre anni si è finalmente giunti ad una conclusione che prevede la definitiva ed incontestabile respinta del ricorso, presentato con scadenza di termini, considerando i 60 giorni di tempo messi a disposizione a partire dal giorno della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto. E’ stato inoltre stabilito dal TAR che nel testo presentato dal codacons non vi sarebbe alcuna irragionevolezza o incompatibilità rispetto alla fonte primaria.
In via definitiva – e oserei dire finalmente – il poker online puo’ essere considerato un normale gioco di abilità, in assoluta sintonia con le leggi del nostro stato , dunque pienamente legale.