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Strategia del Poker : Conta gli Outs !

Scritto da Pokerista

Dopo avervi illustrato la strategia per calcolare gli outs vogliamo parlarvi di un consiglio che vi potrebbe tornare utile durante i tornei e le partite ufficiali.

Se avete seguito i nostri precedenti consigli dovreste avere le basi per poter comprendere quelli che vogliamo darvi oggi, ovvero come contare gli Outs.  Prima di contare le proprie outs è necessario ipotizzare quali sono le carte che possiede l’avversario

Il conteggio degli Outs è legato al vostro pensiero riguardo le carte che l’avversario ha in mano , ovviamente non avendo il dono di leggere nella sua mente o di poter guardare le sue carte dovrete immaginarle.

A meno che non abbiate un full o un colore backdoor, avete sicuri quattro outs, se immaginate che il vostro avversario abbia A- 9, allora gli outs diventano 10. Se invece avesse una coppia di 9 ed un J come kicker, allora i vostri outs sono sette.

E’ preferibile pensare a un minor numero di outs, piuttosto che un massimo , molte volte è meglio lasciare la mano anziche chiamare e poi perdere una grande somma.

Una delle capacità di base ma al tempo stesso di fondamentale importanza per tutti i giocatori di poker, è la capacità di calcolare rapidamente quanti Outs ci sono per vincere la mano.

All’inizio può sembrare difficile, ma in realtà ci vuole soltanto un po’ di abitudine perché diventi sempre più naturale.

Quando si gioca a poker online, il caso ideale è quello in cui si punta avendo sempre la migliore mano possibile. Purtroppo ciò non succede molto spesso e nella maggioranza dei casi si faranno puntate con carte che non sono proprio le migliori possibili.

In questi casi si cerca molto spesso di trovare una carta in una fase successiva della partita per vincere l’avversario. Ecco, tutte le carte che possono far vincere la partita si chiamano “out”.

Esempio

Avete A♣- K♣. Il vostro avversario inavvertitamente scopre le sue carte, J♦ 9♦ con T♠ J♣ 3♣ sul tavolo. Quanti outs avete?

Allora, avete innanzitutto due overcard al suo Jack. Ci sono anche quattro donne che possono darvi la scala più alta possibile, oltre al nove di fiori per il colore.

Non si possono contare le carte due volte, quindi in totale avete 18 outs, molte carte che possono farvi vincere la mano. Un out di 18 è molto alto, e in questo caso avrete più possibilità di vincere del vostro avversario.

Stabilire le carte del vostro avversario

Ovviamente sarà molto difficile che il vostro avversario vi faccia per qualsiasi ragione vedere le carte che ha in mano. Quello che bisogna fare è quindi cercare di stabilire un ventaglio di possibili carte che possiede. Una volta stabilito ciò, diventa molto più facile anche calcolare gli outs.

Chiaramente non si possono stabilire con esattezza le carte del vostro avversario e il calcolo degli outs non sarà mai esatto al 100%.

Se nell’esempio precedente diciamo che l’avversario ha in mano J♠ – J♥ allora in questo caso avete molti meno outs di prima, dal momento che i tre assi e re restanti non vi fanno più vincere la mano.

Quando si calcolano gli outs bisogna sempre tener presente che non si tratta di una scienza esatta e che a volte una carta che si pensa essere un out, può in realtà non farvi vincere come avevate sperato.

Half Outs

A volte come accennato, i vostri outs si rivelano essere soltanto degli “half outs”. Vediamo un esempio.

Avete 8♠ 9♠. Sul tavolo ci sono T♥ J♥ 3♦. Avete quattro sette e quattro donne che vi fanno fare scala, il che vuol dire che avete otto outs, giusto?

Sì e no. Può capitare che la carta che vi permetterà di realizzare una scala sia anche la stessa carta che farà realizzare il colore al vostro avversario e dandovi quindi la seconda mano migliore.

In questo caso ad esempio sia Q♥ che 7♥ non sono degli outs per voi, e dovrebbero quindi essere considerati soltanto come half outs, il che vuol dire che alla fine avete sette e non otto outs.

Hidden Outs

In alcuni casi si può anche giocare una mano per cui avete degli outs nascosti, i cosiddetti “hidden outs”. Questi outs vengono chiamati così, perché non sono di aiuto immediato, ma possono comunque infastidire la mano del vostro avversario. Un esempio veloce:

Avete A♥ A♣ con 5♠ 6♣ 9♦ K♥ sul tavolo. Il vostro avversario ha doppia coppia con 6♠ 5♥. Con l’ultima carta del river potreste essere salvati da A♦ o A♠ che possono farvi fare tris, ma potreste anche essere salvati dal tavolo, se uscisse un nove o un re, dando anche a voi una doppia coppia. In questo caso vincereste la mano, anche se direttamente né il re né il nove incidano direttamente sulle carte che avete in mano. Ecco, questi sono gli hidden outs.

In parole povere

Come sempre quando si vuole milgiorare in qualche ambito, bisogna allenarsi. Una volta che avete imparato a calcolare i vostri outs, riuscirete anche a determinare i pot odds di cui avete bisogno per continuare a giocare la vostra mano. Una volta imparato ciò, siete a metà dell’opera.

In fin dei conti il poker è due cose: puntare bene i vostri soldi e puntare i soldi con i giusti odds. Una volta imparato questo, il resto è facile.

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Pokerista