Phil Galfond, divenuto famoso sulla piattaforma di Full Tilt Poker con il nick di “OMGClayAiken”, nel suo blog, ci spiega il connubio tra il pensiero razionale e le emozioni del giocatore di poker.
Infatti a tal proposito scrive:
“Molte emozioni possono influenzare il modo in cui giochiamo. Ci si attende che come giocatori le si reprimano, che sia necessario imparare a diventare una sorta di robot… Dopo un po’ di tempo mi sono reso conto di quanto questo fosse l’approccio sbagliato”.
Phil cerca di spiegare meglio che cosa intende:
“Credo di essere una delle persone più abili che conosca nel separare la logica dalle emozioni, posso davvero trasformarmi in un automa, eppure per quanto ci si possa convincere del contrario non siamo immuni alle sensazioni in quanto esseri umani”.
Phil a tal proposito fa uso di un esempio, in modo da essere più chiaro possibile:
“Ammettiamo che giochiate Pot Limit Omaha su varie poker room, e che siate vincenti su tutte tranne che su una, dove pure avete un sample size importante. Assumendo che il field sia lo stesso e che il vostro stile di gioco non sia cambiato, potrete razionalmente ripetere a voi stessi che si tratti di semplice varianza, ma anche in questo caso la vostra run su quel sito non potrà che influenzare il vostro gioco”.
Questo è il motivo per cui secondo Phil non si giocherà il proprio A-game:
“Vi sentirete più inclini a prendere cattive decisioni, sarete più intimoriti nel compiere certe giocate in piatti consistenti, o avrete paura di subire delle bad beat”.
Come non essere d’accordo con Phil, uno dei più forti giocatori di Omaha al mondo.