Milano (RASSEGNA STAMPA TPNEWS.IT) – A Campione d’Italia è successo davvero l’impossibile? Torneo falsificato (il DeepStackPRO sponsorizzato da Giocopiù – ndr) e giocatori in shock per l’accaduto anche se, a conti fatti, tutti sono soddisfatti (ed è un successo) dalla soluzione trovata dalla cooperativa Campione Poker Team che gestisce il Poker nel Casino di Campione d’Italia? E’ la prima volta che capita che le chips fornite dalla Juego siano falsificate ed introdotte ai tavoli di Campione, o le stesse già hanno fatto la loro comparsa in sala (stando a dichiarazioni di alcuni players)? Perchè si utilizzano le stesse chips per la maggior parte dei tornei giocati in questa famosa location pokeristica? E se si, perchè è potuto accadere in un torneo dove chi paga i costi è uno Sponsor?
Molte domande, ma anche molte risposte, date da chi, in primis, era presente durante l’evento (il Portale Poker Italia Web, lo Sponsor, I Players e ovviamente lo staff CPT di Andrea Bet), ma anche da chi è attualmente indicato come il probabile truffatore che via socials e pubblicamente cerca di dimostrare la propria estraneità ai fatti accaduti (leggere estratto articolo di Italia Poker Club). Ed ancora: le opinioni e le ipotesi di chi cerca di capirci qualcosa guardando da una certa distanza gli accadimenti e dall’alto di una esperienza pluri-annale (i portali di Poker ed i giocatori non presenti).
Proponiamo per questo motivo un recap sotto forma di rassegna stampa di tutto ciò che i media leader di settore hanno pubblicato oggi. Cominciando da chi era presente:
[POKER ITALIA WEB] Clamoroso a Campione: DSP sospeso a causa di chips contraffatte!
“Stando ai chipcount, il giocatore sospettato partiva nel Day 2 con un buono stack di 150mila gettoni. Poi però (stando a quanto riportato dagli addetti del casinò) si è aggiunto qualche chip da 1k, 5k e 10k, tanto per prendersi un vantaggio sugli avversari. Lo staff della poker room di Campione però si è accorta subito di quanto stava succedendo e dopo essersi accertata dei fatti, ha interrotto il torneo alla pausa cena e informato i 21 left.
Il presunto colpevole è stato squalificato e portato davanti ai carabinieri mentre gli altri 21 left hanno accettato di buon grado di dividersi il prizepool in base alle chips. Inoltre il casinò di Campione ha deciso di rimborsare di tasca propria tutti i giocatori che hanno dovuto giocare contro il giocatore sospettato nel Day 2, in quanto il loro torneo è stato decisamente falsato. PIW tiene a precisare che la ricostruzione degli eventi è stata fatta ai giocatori dallo staff della room in sala e che il nostro inviato ha riportato in questo articolo quanto detto ai players.”
[ITALIA POKER CLUB] Chips contraffatte al DeepStackPro Campione d’Italia, parla Manigrasso: “Se fossi stato colpevole…”
“In ogni caso le cose sono andate così: durante la pausa cena sono arrivati tre sorveglianti e mi hanno portato nell’ufficio di Andrea Bettelli il quale mi ha fatto vedere delle chips contraffatte, accusandomi in modo pesante di averle introdotte all’interno del torneo. Tutto questo perché una persona a me sconosciuta aveva affermato che le stavo vendendo nel Casinò.
Io gli ho risposto dicendo che c’erano le telecamere e che sarei rimasto lì in attesa di risolvere la situazione. Il capo della sicurezza, però, che era lì e che aveva capito che qualcosa non quadrava, mi ha condotto nel suo ufficio e da lì, ascoltandomi, hanno cominciato a capire di aver preso un granchio.
Non è vero che sono arrivati i carabinieri a Campione, nessuno lì ha chiamati, ma visto che ho cominciato a farmi sentire, probabilmente sono stato allontanato per preservare l’immagine del casino. Mi è stato detto che il poker è gestito da una cooperativa esterna.
Se fossi stato veramente colpevole mi avrebbero trattenuto alla centrale dei carabinieri ma visto che sono a casa, la cosa è alquanto improbabile. Io gioco da otto anni, vado a giocare a Campione da sei anni e dal momento che sono un professionista la mia immagine è uscita molto danneggiata da questa storia” – Manigrasso
[ANDREA BET] IL “NON COMUNICATO” DEL CAMPIONE POKER TEAM
“In relazione all’ increscioso episodio avvenuto nel corso del torneo DSP, che si è svolto al Casinò Municipale di Campione d’Italia, desidero evidenziare che sarà nostra premura tutelarci in ogni sede – ha scritto Bettelli – Questo perché la Campione Poker Team, la poker room organizzatrice dell’evento e ovviamente il Casinò sono parte lesa. Lieti che i giocatori presenti, e anche i semplici commentatori sui social network, abbiano apprezzato la nostra tempestiva decisione, che non e’ altro che lo specchio della nostra condotta nel corso di questi anni. Non vogliamo fare chiarezza con un comunicato stampa, tornando sull’accaduto, ma nelle sedi opportune, a tutela di tutto il mondo del poker”.
[ASSOPOKER-COM] Clamoroso a Campione, giocatore falsifica chips: torneo annullato
“A Campione, stanotte si è scritta una pagina nera del poker live italiano: un giocatore ha introdotto nella room del casinò parecchie fiches false, dal valore simbolico di 100.000 circa, durante il day 2 del Main Event Deep Stack Pro Rewind.
Il personale del casinò l’ha sorpreso e interrotto l’evento, consegnandolo alle forze dell’ordine, dopo aver verificato l’accaduto. Ora rischia una denuncia per truffa. Il player è un noto regular del circuito live italiano e si è difeso sui social network
Il torneo è stato fermato alla pausa cena e il montepremi spartito tra i 21 giocatori rimasti in base allo stack. A premio dovevano andare in 18 ma alla fine, grazie ad un accordo tra i players – riportano i blogger di PokerItaliaweb presenti all’evento – si è deciso di chiudere in questo modo il torneo.
Il casinò ha rimborsato il buy-in ai players che si erano scontrati al tavolo con il player.”
[GIOCO NEWS] Massimo Palmieri, ceo Giocopiù.it: ‘Poker players tutelati nei casinò, a Campione l’abbiamo dimostrato’
“Noi e il casinò abbiamo preso insieme la decisione di sospendere il torneo perché la sala da gioco ha individuato una persona, di cui noi non facciamo nomi se non fino a quando ci sarà una denuncia alle autorità preposte, che pare abbia messo in circolazione chips false per giocare il torneo dal day2.
Al di là del fattaccio crediamo di aver preso la decisione più giusta ed equa per i players e teniamo a ribadire chegiocare in strutture qualificate come i casinò d’Italia è sinonimo di garanzia e sicurezza per i players. Questi epidosi vengono scoperti e ci sono i mezzi per arrivare a sgominare queste situazioni. Fuori dai casinò non crediamo ci sia la s
tessa sicurezza“.
Nel prossimo articolo raccoglieremo in That’s Poker News le “esternazioni” pubblicate nei socials dai giocatori di poker più rappresentatitvi del circuito pokeristico italiano che, essendo abitualmente “clienti dei Casino”, hanno condiviso le loro opinioni ed interrogativi in merito allo scandalo delle chips contraffatte a Campione d’Italia.