Autore: Marco Brambilla
Budva (WPPS TPNEWS.IT) – A distanza di 5 giorni dalla conclusione del primo evento delle World Poker&Party Series, sperimentale concept basato su un mix estremo di poker e intrattenimento, credo di potermi esprimere con il giusto distacco professionale sulle qualità e le pecche di questo Festival.
La prima edizione delle World Poker&Party Series disputate per l’occasione a Budva presso l’Hotel Queen of Montenegro ha sicuramente lasciato il segno, ed in maniera incisiva anche tra i players italiani (pochi ma buoni) che ne hanno preso parte.
L’aspetto che contraddistingue le WPPS dal resto degli eventi di Poker Live offerti sinora, e che a mio modo di vedere attirerà sempre più giocatori nel futuro, è il mix esplosivo di eventi pokeristici (tutti con prizepool GTD e buy-in per tutte le tasche) in salsa party offerti praticamente durante l’arco di tutto il Festival 24 ore al giorno. Ne sento già personalmente la mancanza. Il tutto servito in una location, l’Hotel Queen of Montenegro, che, grazie alla sua architettura moderna, ha messo a disposizione della organizzazione una Poker Room inedita, illuminata di giorno dai raggi del sole e da luci “festaiole” durante le ore notturne creando un “effetto intrattenimento” eccellente curato nei minimi dettagli.
Thomas Kremser – TD delle WPPS
Lo stesso Thomas Kremser, tournament director incaricato del lancio delle WPPS, ha ammesso dall’alto della sua esperienza ventennale: “Per la prima volta nella mia carriera ho avuto il piacere di dirigere un festival di poker alla luce del sole in una poker room che ci ha regalato good vibes, merito anche di un DJset azzeccatissimo e del mix di show di cabaret, musica dal vivo messi a disposizione dalla organizzazione. Incredibile l’effetto che puo fare la luce del sole all’interno di una Poker Room adiacente ad una spettacolare terrazza, ludoteca, ristorazione e SPA vista mare. E che vista!”
L’evento più riuscito? L’Under Pressure con finale mozzafiato non adatto a cardiopatici.
L’evento che sicuramente ha messo più in risalto le doti avveneristiche delle WPPS è stato sicuramente l’Under Pressure. Il torneo ha visto una massiccia partecipazione di players che si sono scontrati senza soste, ovvero senza break tra cambi di livello, bombardati a rotazione da musica ad altissimo volume, fumogeni, fuochi artificiali e spettacoli piccanti proposti direttamente in sala anche a bordo tavolo. Il tutto durante l’arco delle 6 ore di gioco prima del Final Table che si è disputate nel Night Club adiacente la Poker Room. Una special location letteralmente pervasa di erotismo creato ad arte dalle show girls Moscovite del gruppo di ballo “GoldensGirls“. Ecco … immaginatevi voi come si possono calcolare le odds e gli outs in un heads up come mostrato in questa foto …
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Ma non solo. Eccellente successo lo ha ottenuto anche l’evento Wild Deuces (variante del Texas Hold’em classico dove i 2 valgono come Jolly) che ha scatenato letteralmente i players impegnati ai tavoli nello “spiegarsi” vicendevolmente le mani vincenti, le combinazioni offerte dai board. Insomma … era da tanto tempo che non sentivo i giocatori chiacchiere, ridere tra di loro, calcolare a voce alta le varie conbinazioni e chiedere spiegazioni al dealer, chiamere ogni tre minuti l’intervento del floorman e del TD.
Da migliorare c’è poco, la strada è quella giusta: “Players just want to have Fun”.
Erik Shakhbazyan
L’intuizione di Erik Shakhbazyan, patron delle WPPS e ideatore del Russian Poker Tour, va applaudita e sostenuta proprio perchè innovativa e avanguardista. Già nel biennio 2013/14, quando per alcuni eventi collaborò con la nascente Live Events Int., fu precursore dei tempi introducendo il concetto di Festival di Poker (poi acquisito e fatto proprio dagli EPT), basato su un altro mix convincente: hotel di lusso, pacchetti a prezzi vantaggiosi, grande varietà di eventi in calendario, buy-in relativi per tutte le tasche e, … squilli di tromba, tornei tutti con prize pool garantiti. E per sfondare l’audience, ovviamente, un GTD deve essere interessante. E anche in questo Erik non ha fatto mancare nulla ai suoi giocatori, garantendo anche dove e quando partners e casino non potevano arrivare.
Questo eccellente mix è stato preso e riportato pari pari all’interno delle World Poker&Party Series e, va chiarament detto, non è andato tutto liscio, specie durante i primi giorni del festival. Quando i giocatori sono in “un numero minimo sufficiente” per garantire il prizepool del Main Event principale (WPPS da 1.100€ 150.000€ GTD) non è detto che lo stesso pool di players possa garantire il raggiungimento dei prizepool per tutti gli eventi in calendario, specie nel primo week end di gioco organizzato in sovrapposizione temporale con la coda dell’EPT di Malta dove, lo sappiamo, ha giocato “il mondo”. Ed ecco che l’overlay (circa 40k) registrato per il Russian Poker Tour Main Event ha decisamente premiato i giocatori presenti a Budva e dintorni, ma ha fatto sudare freddo l’organizzazione durante tutti gli altri giorni dell’evento, anche se poi è filato tutto liscio.
Per il prossimo futuro – a tal proposito la prossima tappa WPPS è prevista per fine Maggio inizio Giugno – potrebbe essere ROI + per l’organizzazione concentrare il GTD su uno solo degli eventi principali, il Russian Poker Tour (RPT) in primis dato il buy-in da 550€ molto competitivo sul mercato. La scelta potrebbe attrarre ancora più giocatori che sicuramente rimarrebbero contenti per tutti gli EXTRA offerti compresi nel pacchetto dalle World Poker&Party Series.
I partecipanti le WPPS, lo dimostrano ampiamente le decine di feedback raccolti (anche dal sottoscritto) al termine della prima edizione da poco conclusasi a Budva, sono molto soddisfatti su tutta la linea: divertimento, location, atmosfera, varietà dei tornei, lusso, econ
omicità dei pacchetti, gastronomia, qualità dello staff, intrattenimento. Che cosa volete di più dalla vita? Un field non troppo forte? Beh … anche quello è garantito. Parola di Marco della Tommasina & co che ormai da 2 anni sono appassionati seguaci degli eventi organizzati da Erik.
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