La Terza Sezione Penale della Cassazione ha dichiarato che il poker live è un gioco d’azzardo e non uno skill game.
Passiamo ai fatti: la Cassazione ha respinto il ricorso presentato da un circolo di Bari, dopo che, durante un torneo di poker live, era stato sequestrato il locale, in seguito ad un blitz eseguito dalla Polizia.
La Cassazione ha bocciato il ricorso del circolo pugliese ed ecco di seguito alcune parti della motivazione:
“Il Tribunale di Bari […] ha accertato che presso il circolo si svolgeva un torneo di poker sportivo, per la cui partecipazione era stata raccolta la somma di 4.890 euro, risultante dal versamento delle quote di partecipazione dei giocatori; una parte veniva utilizzata per l’acquisto dei premi. Ricorrevano pertanto allo stato degli atti gli elementi costitutivi del reato di azzardo ex art-718 c.p., trattandosi del gioco del poker basato prevalentemente sull’alea in ordine al quale era prevista la vincita di premi in natura, realizzandosi così anche il fine di lucro”.
Quindi un passo indietro per il nostro Paese in materia di regolamentazione di poker live, che sembra ormai una chimera.