La città ligure torna protagonista dopo l’addio dell’EPT, una grande occasione per un Casinò che in passato ha reso grande il poker italiano. Scelta audace o calcolata?
L’annuncio del World Poker Tour ci ha lasciati spiazzati e piacevolmente sorpresi. Un decisione anticonformista, una vera e propria sfida, quella lanciata dal colosso del poker: riportare il grande poker internazionale a Sanremo. Le feroci polemiche dei giocatori italiani e non, nei confronti del Casinò italiano e della location in genere, non si sono ancora del tutto sopite: personale incompetente e maleducato, costi esorbitanti per hotel e ristoranti sono solo alcune delle cause che hanno portato il Municipale dalle stelle alle stalle.
Il WPT raccoglie un testimone scomodo e avrà l’arduo compito di riportare in auge il “Figliol Prodigo” dopo i fasti del passato: una cornice mozzafiato teatro delle più importanti kermesse pokeristiche nella storia del nostro paese che aspetta solo una seconda possibilità.
Sono ben tre quest’anno le tappe italiane del WPT National due a Venezia Cà Vendramin a partire dal 17 al 20 aprile, location di successo comprovato grazie al fascino lagunare, ma soprattutto al preciso lavoro di Tilt Events in collaborazione con Gioco Digitale. Se per Venezia si tratta di cronaca di un successo annunciato non si può avere la stessa certezza per la tappa sanremese in programma dal 12 al 15 giugno. L’asso nella manica del WPT potrebbe essere ancora lui: Christian Scalzi il TD italiano più amato del pianeta Poker, che deve i suoi natali proprio alla Città dei Fiori e che per questo più di chiunque altro ne conosce i punti deboli e quelli di forza.