Il fenomeno del poker online in Italia, come dimostra Betclic in costante crescita sotto i profili di numeri e gradimento dei nuovi utenti, è ancora in piena evoluzione. Proprio per questo motivo è almeno bizzarro che nel nostro paese non sia ancora regolamentata la situazione del poker live. Una contraddizione forse unica nel panorama mondiale, con l’AAMS pronta ad elargire, con manica larga, licenze a profusione nell’online ma bloccata dalle leggi del nostro stato che definiscono ancora “gioco d’azzardo” il poker sportivo live.
Al momento, così, sono solo 4 le licenze attive sul territorio italiano, tutte a favore degli unici casino che l’Italia vanta (Sain-Vincent, Sanremo, Campione d’Italia e Venezia). Gli altri restano a guardare: chi organizza un torneo live (al momento si può soltanto tramutando le somme in palio in consumazione) è spesso soggetto a denunce o controlli della finanza che spesso poi si rivelano infruttuosi.
L’instabile situazione politica italiana ha fatto poi il resto: nel decreto Milleproroghe voluto dal governo Monti nel 2012, era prevista la concessione di ben mille nuove licenze per il poker live. La gara d’appalto sarebbe dovuta essere pubblicata sul Gazzettino Ufficiale lo scorso settembre, ma per gli ormai leggendari intoppi burocratici che rendono immobile il nostro paese, ci sono stati già due rinvii. In estate potrebbe essere la volta buona ma, ironicamente, sarebbe già tanto avere un governo.
Eppure il volume d’affari sarebbe rilevantissimo: le licenze avrebbero durata di nove anni, la tassazione agevolata fino al 3%. Queste erano le caratteristiche originarie, difficilmente – però – verranno riproposte negli stessi termini.
Agli amanti del poker, che non sanno più come spiegare che la modalità live ha ormai i connotati di un vero sport e non di un gioco d’azzardo, non resta che accontentarsi a giocare in uno dei vari siti di poker online. Betclic, in questo senso, è una garanzia.