Autore: Domenico Gioffrè
Dopo una cinque giorni di rara intensità è ora tempo di bilanci, per l’IPO18 e per il Campione Poker Team. Andrea Bettelli promuove la kermesse a pieni voti, e risponde anche ad alcune criticità emerse durante l’evento.
Poco prima che partisse per qualche giorno di meritata vacanza al termine della faticosa combo “OnlyThebarracudas12-IPO18″, sono riuscito a “placcare” per qualche minuto il CEO del CPT. Nonostante la stanchezza e il poco tempo a disposizione, Andrea non si è sottratto a nessun argomento, critiche comprese.
GARANTITO IN CASA
L’esordio è perentorio: “Il voto che do a questo IPO è un bel 10 e lode, anche perchè lo sentivamo particolarmente nostro in quanto siamo stati noi del Campione Poker Team a garantire i 500mila euro del montepremi.”
Vuol dire che ci sono problemi con lo sponsor? Bettelli nega fermamente. “Assolutamente no. I rapporti con Titanbet sono e rimangono ottimi, indipendentemente da questo.”
Le ragioni di questo gesto vanno piuttosto cercate nell’evoluzione di questo format. IPO ha sempre generato grandi numeri, ma ovviamente sono stati quelli con garantiti importanti a macinare record su record. E dopo il recente exploit di un altro format fatto in casa come l’ Only The Barracudas, il rischio era probabilmente quello di “svalutare” l’IPO. Bettelli lo conferma.
“Abbiamo deciso di salvaguardare l’IPO mettendo a disposizione noi, come cooperativa Campione Poker Team, il montepremi garantito. Del resto così avevamo fatto con l’Only The Barracudas da 200k gtd, quindi in sintesi nelle ultime settimane abbiamo garantito di tasca nostra 700.000€.” I fatti danno ragione al CPT, visto che tra OTB12 e IPO il montepremi effettivo ha ampiamente sfondato quota 1 milione di euro.
MARGINI DI CRESCITA
Difficile trovare un aspetto in cui IPO possa fare un ulteriore salto di qualità. Forse quello delle qualifiche online. Bettelli conferma a metà: “Su 1708 ingressi i qualificati online sono stati una quindicina in tutto. Sì, probabilmente in questo si può fare un ulteriore salto di qualità ma è evidente che all’IPO i giocatori vengono a prescindere dal fatto di essersi qualificati o meno. E comunque quello delle qualifiche online è solo uno degli aspetti del nostro rapporto con Titanbet, e certo non il principale.”
500.000€ PER SEMPRE?
Come si diceva prima, la crescita impetuosa di un low cost come l’Only The Barracudas ha di certo favorito la scelta di alzare il garantito di questo IPO fino a mezzo milione. Ma sarà sempre così, da ora in avanti? Sentiamo Bettelli: “Noi ragioniamo sempre empiricamente e pragmaticamente. Comunque sia, stiamo discutendo la cosa con Titanbet e diciamo che, di base, i 500mila euro dovrebbero essere sempre garantiti in tutti gli IPO. Stiamo valutando altre soluzioni, anche molto molto importanti, ma non è ancora il tempo di parlarne…”
CRITICHE
Nonostante i grandi numeri – o forse proprio per quelli – le criticità non sono mancate, da parte di alcuni giocatori. Così le abbiamo riportate una per una al CEO del Campione Poker Team, che non si è tirato indietro.
Deal “obbligati” – C’è stata qualche lamentela per un side event, quello da 200€, in cui i giocatori del tavolo finale sono stati “obbligati” a un deal vista la tarda ora in cui andava a concludersi. Bettelli risponde: “Bisognerà alleggerire la struttura e rivedere i livelli di gioco. Non ci aspettavamo cosi tanta gente a questo side domenicale, che solitamente ne portava circa la metà. Nell’organizzazione di un evento, sopratutto quando le presenze sono tante, c’è moltitudine di dati imprevedibili, che non sempre riesci a gestire alla perfezione. Questo del side da 170 ne e’ stato un esempio, ma ad averne, di problemi cosi..”
Pochi side events? – Alcuni hanno parlato di pochi tornei, per un evento che ha portato al casinò un tale numero di giocatori. Bettelli risponde così: “Se si va a guardare, abbiamo replicato il format IPO variando qualcosa, ad esempio incastrando l’IPO Master al sabato pomeriggio. Se non andiamo oltre c’è una ragione tecnica, dettata dai tavoli e dal personale a disposizione. Al day 2, io non posso prevedere altri tornei prima che escano almeno 300 giocatori, cosa che avviene sempre intorno alla pausa cena. E’ una questione tecnica e organizzativa, ma come sempre si può migliorare in tutto.”
Raffaele De Nicola (noto TD) e Antonio Greco (membro del CPT e fedelissimo di Bettelli): un esempio di perfetta integrazione tra risorse esterne e staff interno
Staff – A proposito di personale, forse la criticità più rumorosa (soprattutto sui social network) è stata quella relativa a qualche defaillance o comportamento sopra le righe da parte di un paio di dealer o floormen. Qui Bettelli difende a spada tratta il suo staff e indica la spiegazione. “Quando si organizzano eventi di questa portata è normale dover attingere a risorse esterne. In gran parte si tratta di ragazzi e ragazze che conosciamo già, ma alcune volte si prende un po’ ‘a scatola chiusa’ ovvero fidandosi della raccomandazione di altre persone. Chiaramente non sempre può andare bene, non tutti sono in grado di entrare in sintonia con i nostri standard in termini di gentilezza, cordialità, spirito di servizio….”
AHI AHI PREZZI!
Il dettaglio di uno scontrino postato su Facebook che testimonia un conto un po’ salato…
Da sempre, una nota dolente di questa location è la questione dei prezzi che i giocatori devono sostenere qui, per dormire e per mangiare. Come è noto, pur essendo enclave italiana Campione si trova in territorio svizzero, il costo della vita è adeguato alla realtà e non tiene conto di indotti potenzialmente importanti come quello del poker live.
Con IPO18 la questione è tornata più viva che mai: numerose sono state infatti le lamentele, riguardanti soprattutto la ristorazione esterna ma anche interna al casinò. Bettelli parla senza problemi dell’argomento, vantando i risultati ottenuti per quanto riguarda la ricettività. “Grazie all’accordo con Novhotel-Ibis di Lugano abbiamo ottenuto prezzi calmierati o in ogni caso abbastanza vicini a quelle di altre location. Inoltre offiamo un servizio-navetta gratuito, dalle 11 e 30 fino a chiusura casinò.”
Altro discorso invece per quanto riguarda il ristoro: “Sulle strutture esterne conosco il problema e purtroppo noi non abbiamo modo di intervenire in questo senso. Ma come ho detto altre volte posso affermare con certezza che esistono, a Campione stesso, posti in cui è possibile mangiare bene a prezzi accettabili.
Per quanto riguarda il bar e i ristori interni sappiamo che ci sono grosse critiche e infatti questo è uno dei primi argomenti che metterò sul tavolo nella riunione con l’amministrazione.”
L’obiettivo lungo, come ci aveva preannunciato lo stesso Bettelli in anteprima esclusiva nell’intervista su That’s Poker Mag, è quello di sviluppare una tessera sconto del 50% per i giocatori, da inaugurare al WSOP Circuit e poi mandare a sistema. In questo senso, l’ennesimo grande successo dell’IPO darà ad Andrea e al CPT un “potere contrattuale” sicuramente maggiore, nella trattativa con i vertici della casa da gioco.