>Il Codacons lo aveva annunciato da tempo: “Presenteremo ricorso contro il poker online in Italia”. E detto fatto, alla fine i legali del Codacons hanno notificato alle parti in causa gli atti del ricorso intentato contro la circolare legislativa di AAMS che autorizza il gioco online. Gli atti sono stati trasmessi in data 03 Ottobre all’AAMS, ai Monopoli di Stato e alle aziende concessionarie che offrono il gioco online.
Nei prossimi giorni gli atti saranno depositati presso il tribunale ospitante il TAR del Lazio e sarà di conseguenza fissata la prima udienza per discutere l’istanza di sospensione del gioco online.
Tutto questo nasce secondo la convinzione del Codacons che il gioco online e la circolare dell’AAMS incoraggiano spropositatamente al gioco d’azzardo, e che tutto ciò rappresenta un grave pericolo per quelle persone che soffrono di patologie o dipendenza dal gioco. In particolare, sempre secondo il Codacons, la pericolosità di tutto nasce dal fatto che i giocatori delle varie room possono comunque giocare più e più tornei di volta in volta o in un’unica sessione di gioco, aggirando quindi il limite imposto di 100€ a torneo.
Ora, va da sè che a noi di PokerProfBlog la domanda nasce spontanea: “Ma se una persona qualsiasi può recarsi da qualsiasi tabaccaio e giocare diverse centinaia di schedine enalotto, lotto e quant’altro ci si vuol aggiungere, oppure, può comprare un numero spropositato di gratta e vinci senza che la legge glielo vieti, per quale motivo invece tutto ciò non può essere fatto per giocare diversi tornei online?”.
Ovvio che le risposte le aspettiamo dal Codacons così magari potremo anche spiegargli che di norma un torneo, con un numero più o meno grande di giocatori, dura sicuramente più tempo di quel che ognuno di noi impiega per grattare una decina di gratta e vinci.
Nel frattempo però il poker affascina sempre più persone. Secondo una indagine statistica, sviluppata da “StageUp Sport & Leisure Business” e dalla “IPSOS”, sarebbero ben 4,3 milioni gli italiani interessati a giocare a poker attraverso il web. Attualmente i giocatori sono circa un milione ma con la legalizzazione del gioco online condotta dallo Stato tale numero è destinato ad un veloce aumento. Ben 1,7 milioni sono le persone che dichiarano di non aver mai giocato ma che sono ben disposte a farlo.
Numeri impressionanti quindi e che di certo non possono essere ignorati da parte di quegli organismi che cercano di far quadrare i conti statali. Si perchè una tale utenza porterebbe nelle casse dello stato un bel pò di milioni, consentendo magari qualche tipo di sgravio fiscale, magari per quelle classi meno fortunate e che faticano non poco ad arrivare alla fine del mese.
Il poker, in tutte le sue varianti, è un fenomeno di massa in forte crescita. In Italia i giocatori abituali sono più che raddoppiati raggiungendo, a Giugno 2008, quota 970 mila rispetto ai 480 mila del Febbraio 2007. L’impennata è dovuta principalmente alla conoscenza e diffusione, anche televisiva, del poker sportivo ed in particolare della specialità Texas Hold’em, variante altamente spettacolare del gioco. Se un anno e mezzo fa gli italiani che conoscevano la tipologia di gioco proveniente dagli Stati Uniti erano 1,7 milioni, nel giugno 2008 sono passati a poco più di 5 milioni, per una crescita del 188%.
Ancora, secondo la ricerca se quasi un milione gioca a poker con continuità, altri 15,5 milioni (quasi il 39,1% della popolazione fra i 14 ed i 64 anni) hanno giocato almeno una volta. Viceversa, sarebbero 23,8 milioni coloro che non hanno mai giocato al poker, pari al 60% del totale del campione intervistato. Il numero di persone che gioca a poker regolarmente è stimabile in circa un milione di giocatori, pari al 6% del campione. Altri 3,4 milioni giocano a poker saltuariamente (il 22%) mentre il 71% (11 milioni) lo fa molto raramente.
Speriamo che Il Codacons, dopo tutto questo, si renda conto che il poker non è poi così tanto male!