Strategie del Poker

>Disciplina, bankroll e sua gestione.

>Una delle cose che contraddistinguono un giocatore di poker vincente dalla massa dei giocatori è la disciplina con cui si applica e si avvicina al gioco. Essa è intesa soprattutto come la gestione del suo patrimonio (bankroll) applicato alle possibilità di gioco.
Lasciarsi tentare da facili guadagni lanciandosi a capofitto su tavoli troppo grossi per le nostre tasche potrebbe dire l’estinzione del nostro bankroll in tempi molto brevi. Difatti e non di rado è facile incaponirsi nel cercare la rivincita dopo aver beccato l’ennesima mazzata ad un tavolo.

Giocare conoscendo i propri limiti, sia di gioco che di bankroll, è fondamentale per vederci riuscire nell’impresa di uscire in vincita dalla sessione di gioco o quantomeno non con le ossa rotte.
Si sa le giornate storte possono capitare a tutti, e quindi perchè mai noi giocatori dovremmo essere esentati da questo. Più che mai ricordiamo le giornate che si sono concluse positivamente, mentre tendiamo a dimenticare le batoste prese (a meno che esse non siano state veramente disastrose).
Bene, porre rimedio a queste giornate è lo scopo di questo post, il quale vuol dare dei semplici suggerimenti per una corretta gestione del proprio bankroll. Gestione che cambia notevolmente in base al tipo di giocatore che siamo, o per spiegarsi meglio, dipendente dal tipo di gioco che preferiamo se di tipo torneo oppure singolo tavolo cash.
Ipotizziamo un bankroll di 250$ ca. (200 € più o meno all’attuale cambio): un giocatore prettamente portato per i tornei dovrebbe giocare tornei con “buy in” (l’importo da versare per la partecipazione) non superiore ai 10/15$, in modo da avere una percentuale di profitto abbastanza ragionevole. Logicamente parliamo di tornei con un numero di giocatori variabile da 2 a massimo 45/50, in tal modo avremo la possibilità di giocare una ventina di tornei senza preoccupazioni di sorta e basta un buon piazzamento in uno solo per recuperare quantomeno le spese di gioco.
Il discorso varia e di molto se si vogliono affrontare tornei con un numero di giocatori maggiore. Le difficoltà e le probabilità di vincita diminuiscono proporzionalmente con l’aumentare del numero di giocatori, anche se di contro tornei del genere rappresentano una notevole fonte di guadagno solo se si è certi di arrivare a premio. Di solito consiglio a chi vuol iniziare con profitto la costruzione di un solido bankroll con i vari Sit & Go presenti in ogni poker room, che variano da un minimo di 1$ di buy in ad un massimo di diverse migliaia di dollari. Avvicinarsi con timore partendo dai livelli bassi ci permetterà di gestire al meglio il nostro bankroll senza doverci preoccupare necessariamente di andare a premio per rimanere in gioco.
E’ preferibile giocare 10 Sit & Go da 2$ piuttosto che uno solo da 20$. Tra l’altro dobbiamo ricordare che all’aumento del buy in corrisponde, di norma, la bravura dei giocatori al tavolo; ciò significa che difficilmente troveremo degli sprovveduti giocarsi 1000$ di torneo in una sola mano e quindi giocatori molto più tight e riflessivi che ai tavoli piccoli.

Per quanto riguarda i tavoli cash di solito vige la regola di giocare a tavoli dove il nostro bankroll garantisca la possibilità di sostenere almeno 200 big blind (il contro buio), ad esempio: con 250$ di bankroll da giocare in un unica sessione, il massimo tavolo al quale dovremmo giocare sarà quello da 0,50/1$. Logicamente se il nostro bankroll vogliamo che duri qualche giorno i più dovremo di conseguenza scendere di livello.

Spesso si tende a giocare fuori dai propri limiti di bankroll abbagliati dai facili guadagni che le poker room tendono ad evidenziare in modo sopraffino. Non c’è niente di più sbagliato!
Programmare le nostre sessioni di gioco e limitarci a quelle sarà alla lunga la chiave di volta per rivelarsi giocatori vincenti. Ad esempio: programmarsi una sessione di gioco con una spesa massima di 100$, il che si traduce in 20 tornei da 5$ di buy in oppure di una sessione di gioco ad un tavolo cash con limiti 0,25/0,50$.
Giocare in altro modo significherebbe giocare al di fuori delle proprie possibilità e bisogna ricordarsi sempre di fermarsi in ogni caso quando si è raggiunto il limite di vincita/perdita prefissato. Io di solito “cerco” di comportarmi così: se sono in vincita tendo a ridurre l’aggressività di gioco e divento conservativo, in modo da minimizzare eventuali perdite all’orizzonte, e se sono in gioco da più di due ore mi fermo e sospendo per un pò, giusto per rilasciare la tensione accumulata durante la fase di gioco. Se sono in perdita e mi sono imposto come limite per la sessione i 100$ di prima, una volta persi quelli mi fermo e chiudo tutto, anche se persi alla prima mano di gioco. Non c’è niente di più sbagliato che cercare di risalire la china in cui ci hanno scaraventato. Spesso è il motivo della distruzione rapida del nostro intero bankroll, meglio smettere, chiudere tutto e pensare alla sessione successiva, dato che avremo come unico pensiero in testa la batosta appena presa.

Tali limiti sono puramente indicativi per spiegare i concetti di disciplina del gioco e gestione del bankroll, ognuno può giocare ai limiti che la coscienza, la bravura nel gioco e non ultimo il portafogli gli consentono.

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